martedì 14 agosto 2012

Angela's version

Tobias Piller, corrispondente in Italia del Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha recentemente scritto questo breve articolo per Il Fatto Quotidiano:



Articolo che il titolare di questo blog condivide nella sua interezza, che consiglia di leggere, e che si permette di riportare nella sua integralità:

Aiutatevi da soli senza dare la colpa a noi
Quando è stato deciso di creare la moneta unica, si è optato da un lato per il principio di stabilità e dall'altro per quello della responsabilità. Non si può pretendere dalla Germania di cambiare le regole decise al tempo di Maastricht. È il momento di essere responsabili. La Germania non si comporta da ragioniere, ma si muove con delle ragioni. Se si chiede alla Bce di comprare titoli si vuole una moneta debole, un euro tipo lira. Questo potrebbe essere un punto di rottura per i tedeschi, perché si tratterebbe sia di una moneta non voluta sia della rottura dei vecchi patti. Mentre c'è una crisi di fiducia verso il debito degli Stati si punta a fare nuovi debiti. Ma non si possono cacciare i vecchi debiti facendone di nuovi, sarebbe solo un castello di carta.
 In realtà, per l'Italia l'augurio è che possa crescere. Le premesse ci sono, il turismo, l'industria, mentre la Grecia deve creare nuovi modelli e la Spagna rimediare al crollo dell'immobiliare. L'Italia non deve inventarsi nulla e se dovesse crescere del 2 per cento di spread non si parlerebbe più.

Ma crescita vuol dire aumentare la quota di mercato sul mercato mondiale, riprendersi produzioni che stanno andando via e vendere meglio i prodotti che ha. Semplificando, quando Volkswagen fa una nuova fabbrica nel mondo ci sono più posti di lavoro anche in Germania. In Italia è il contrario. Dovete riuscire a tenervi la Fiat perché se va via nessun altro produttore verrà in Italia. Bisogna aiutare le piccole imprese a fondersi e fare riforme strutturali: una seconda riforma del mercato del lavoro o vere liberalizzazioni. Riforme strutturali per riposizionare il prodotto-Italia.

Non credo che la Germania debba essere un modello, ma ognuno deve stare in piedi da solo e non gridare "aiuto". Non può essere la Germania a pagare il conto. Andate avanti e fate quello che avete promesso.

Oggi va tanto di moda dare addosso alla Germania e alla Merkel (come se fosse un'impuntatura personale...), perché ci impongono l'austerità. Nessuno ci impone niente, nessuno ci ha obbligato a entrare nell'Euro e nessuno ci obbliga a restarci. Solo che non si può pretendere che i Tedeschi firmino una fidejussione a garanzia del nostro debito.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Giusto: fare riforme, ripagare i propri debiti, ecc. Peccato che sia impossibile.

Nel mondo reale, il primo passo da fare é rompere l´euro.