giovedì 9 settembre 2010

Espulsione? Quale espulsione?

La vulgata predominante nel Coglionistan dice che Fini sia stato espulso dal PDL. Lo stesso Fini ha aggiunto che le modalità in cui la sua espulsione sarebbe avvenuta sono degne del peggiore stalinismo, dato che l'organo dirigente del PDL lo avrebbe espulso in mezz'ora senza neppure ascoltare le sue ragioni.

Una piccola domanda: qualcuno ha forse visto il provvedimento d'espulsione?

Viene detto che l'atto con cui il PDL avrebbe espulso Fini è il documento dell'Ufficio di Presidenza del 29 luglio. Lo stesso Fini nel suo discorso a Mirabello ha affermato che Berlusconi lo ritiene incompatibile col PDL e quindi lo ha messo alla porta.

La realtà è invece diversa. Leggiamo assieme il documento. L'aggettivo "incompatibile" vi appare due volte. Una prima quando dice che:

Partecipare attivamente e pubblicamente a quel gioco al massacro che vorrebbe consegnare alle Procure della Repubblica, agli organi di stampa e ai nostri avversari politici i tempi, i modi e perfino i contenuti della definizione degli organigrammi di partito e la composizione degli organi istituzionali, e’ incompatibile con la storia dei moderati e dei liberali italiani che si riconoscono nel Popolo della Liberta’.
E una seconda allorché aggiunge che:

questo ufficio di Presidenza considera le posizioni dell’On. Fini assolutamente incompatibili con i principi ispiratori del Popolo della Liberta’, con gli impegni assunti con gli elettori e con l’attivita’ politica del Popolo della Liberta’.
Quindi ad essere incompatibile non è Fini, ma certe posizioni politiche che ha tenuto. E oltre a ciò il documento non conclude decretando la sua espulsione ma dice che:

Di conseguenza viene meno anche la fiducia del PdL nei confronti del ruolo di garanzia di Presidente della Camera indicato dalla maggioranza che ha vinto le elezioni.

Ovvero chiede le dimissioni di Fini da presidente della Camera dei deputati. Solo quello. Nessun deferimento, nessuna espulsione.

Occorre poi aggiungere che il PDL non ha neanche espulso Bocchino, Granata e Briguglio, ma li ha solo deferiti ai probiviri, che sono gli organi arbitrali interni. I quali li potrebbero espellere o anche no. O addirittura dargli ragione.

Quindi Fini non è stato espulso, ma è stato lui ad "andarsene": questo dicono i fatti. E questo occorre dire, a prescindere dal fatto che si parteggi per l'uno o per l'altro.

Per finire una considerazione: se Berlusconi, come si dice, controlla l'informazione, non si capisce come mai alla maggioranza della gente sia arrivato il messaggio del Fini espulso.

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