lunedì 29 agosto 2011

L'Unità: sciocchezze estive

Non perdetevi il dossier i 10 anni di Berlusconi che hanno causato il declino di Michele Prospero (e altri geni dell'economia) pubblicato dall'Unità.
Già il titolo indica un supposto rapporto di causa ed effetto fra il declino e chi ha governato. Solo che Prospero & co. si limitano ad affermarlo senza dimostrarlo. Direte: ma se in un paese le cose vanno male è chi lo governa a doverne rispondere. Vero. Ma chi governa l'Italia? La risposta giusta è "l'insieme delle leggi vigenti". Continuiamo a leggere il dossier dell'Unità e capirete dove voglio arrivare.
Prospero scrive:
Di politiche economiche ed industriali neanche l’ombra.
Ma da che mondo viene?  Lo sa il Sig. Prospero che in un paese a libero capitalismo non è compito dello stato fare politiche industriali? Che per quello ci sono i privati imprenditori? Peggio ancora fa quando evoca la:
pretesa di prospettare un capitalismo che si autogoverna con imprenditori saliti al potere e fa a meno della mediazione politica
Dove per mediazione politica forse inconsciamente intende le mazzette a Penati e il sistema delle coop...
Andiamo avanti: in un articolo del dossier è un tale Ronny Mazzocchi (è lui?) a sostenere l'accusa nei dettagli. Egli dice che in Italia ci sarebbe bisogno di:
una ristrutturazione non solo della struttura produttiva, ma anche dei modelli organizzativi e manageriali
E chi dovrebbe ristrutturare caro Mazzocchi se non le imprese stesse? Mica è compito dei politici dettare alle imprese strutture produttive e modelli organizzativi e manageriali. Almeno non in una società libera.
Altra perla:
Si è fatta così largo la concezione semplicistica per cui la crescita economica si sarebbe ottenuta se tutti avessero prodotto di più
Sì caro Mazzocchi: se la produttività (la produttività e non la produzione) cresce, cresce il paese. Poi aggiunge:
La crescita di una economia, infatti, dipende dalla nascita di nuove imprese, dall’aumento della dimensione di quelle già esistenti e dal progresso tecnologico.
Quest'affermazione può essere condivisibile: sono tre fattori che possono determinare crescita. Mazzocchi dice che in Italia le cose vanno male perché le aziende non crescono e non fanno ricerca. E addossa la responsabilità a un supposto modello "piccolo è bello" voluto dal governo Berlusconi.

A parte il fatto che quel modello è parto della sua fantasia (di Mazzocchi), la realtà è che le imprese non crescono, perché il diritto del lavoro le scoraggia a farlo, dato che se un'impresa ha più di 15 dipendenti perde il diritto di licenziare i collaboratori. Poi inizia a trovarsi i sindacati in azienda. E perché il costo del lavoro è alto. E viene negoziato a livello nazionale. E le imposte sulle società e il livello delle imposte in generale deprime il settore privato. E perché la burocrazia è un ostacolo.

È ovvio che in un contesto del genere ci sono potenziali imprenditori che preferiscono investire nel mattone invece che creare ricchezza. È ovvio che chi cerca di stare sul mercato ricorre a precari. È ovvio, ma non lo è a Mazzocchi.

Passiamo ora ad un altro articolo dell'Unità. Ecco il titolo (non ridete):
Sondaggi: il Pdl crolla superato dal Pd al 25%
Non so se avete notato: l'Unità canta vittoria perché il PD è al 25%. Alle elezioni del 2008 (perse) prese il 33%, a quelle del 2006 (quasi perse) la lista L'Ulivo (precursore del PD) prese il 31% e altrettanto presero DS e Margherita a quelle del 2001 (perse).

Ovviamente il calo dei consensi del PDL è dovuto alla crisi economica, dalle misure impopolari in discussione in questi giorni e soprattutto dall'aumento delle tasse. Ma il problema è che quei consensi non stanno andando al PD. Vanno in astensione o al terzo polo. Che per ora pare non abbia nessuna intenzione di allearsi col centro-sinistra. E che se rimarrà "terzo" polo alle prossime elezioni, o darà agli elettori l'impressione di poter vincere oppure verrà cannibalizzato, soprattutto dal centro-destra.  E ai giornalisti e ai lettori dell'Unità resterà il ricordo di un paio di colpi di sole presi nel mese di agosto 2011.

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