martedì 24 settembre 2013

Su Alitalia

Tornano le polemiche su Alitalia, che potrebbe vendere a Air France la maggioranza del capitale azionario.


Per giudicare quella vicenda occorre prima dire la verità su cosa fosse l'offerta di Air France (il testo viene da una pagina di Wikipedia che è stata in seguito rimossa):

The terms of the Air France-KLM Group of the March 28 draft agreement were (with a deadline of 31 March 2008):
  1. that the possible consequences of a lawsuit by the Milan Malpensa Airport owners, Sea, will be dealt with by the Italian government.
  2. that the current and next government support this proposal.
  3. that the unions agree to the dismissal of 1.620 employees of Alitalia Fly: 567 pilots, 594 flight assistants, 121 foreign employees and 398 ground employees.
  4. that Air France-KLM will employ only 3.200 of the 7.600 employees of Alitalia's maintenance subsidiary, Alitalia Servizi, if they can dismiss 500 of these employees.
  5. that Alitalia's bulk flight network will be based at Rome Leonardo da Vinci Fiumicino Airport and the international flights from Milan Malpensa Airport will be stopped.
  6. that the Italian government agrees to a capital injection of 300 million Euros in Alitalia to prevent the company of going broke; to be repaid from the raised capital after the takeover has been finalized.
  7. that the Italian government invests in the Rome Leonardo da Vinci Fiumicino Airport. that the Italian government guarantees the landing rights of Alitalia.
  8. that the relevant competition authorities authorize the proposal.
The fate of the rest (of a total of about 7600) of the employees of Alitalia's maintenance subsidiary, Alitalia Servizi, was uncertain.
The Board of Directors of Alitalia and the Italian government agreed to these terms; the unions did not. Raffaele Bonanni, the leader of one of Alitalia's main unions, CISL, denounced the agreement: "The government is delivering us naked to negotiate with Air France to the detriment of the workers, infrastructure, and the general interests of the country,". The union of the pilots, ANPAC, which has agreed to the takeover in principle, called the French-Dutch offer "unacceptable". ANPAC especially disagrees with the plan to end the freight service of Alitalia by 2010. The talks with the unions over the takeover by Air France-KLM collapsed when the French-Dutch carrier refused to accept
union demands hours before a deadline to win their support was to expire. As a consequence Alitalia's chairman, Maurizio Prato, resigned on April 2nd 2008.

Andiamo per ordine
  1. La SEA, la società che gestisce Malpensa, aveva fatto causa ad Alitalia, in quanto questa aveva tagliato dei voli bloccando allo stesso tempo gli slot (ovvero Maplensa si era ritrovata con dei "buchi" senza poterli riassegnare ad altre compagnie aeree. Air France pretendeva che lo stato italiano si facesse carico di questa causa (leggi: del risarcimento danni).
  2. Berlusconi dichiarò poi che il suo futuro governo avrebbe onorato l'accordo con Air France-KLM, qualora fosse stato concluso.
  3. L'offerta di Air France-KLM prevedeva il licenziamento di 7579 dipendenti in Italia (fra Alitalia e AZ Servizi) e di 121 all'estero.
  4. Prevedeva anche che il governo Prodi facesse un prestito ponte di 300 milioni di Euro
  5. Prevedeva che il governo italiano facesse degli investimenti nell'aeroporto di Fiumicino e che garantisse ad Alitalia tutti gli slot.
Chi critica la mancata accettazione dell'offerta di Air France-KLM tende a dimenticare i punti che ho elencato ai numeri 1, 3, 4 e 5. Quanto sarebbe costata all'erario in termini di risarcimento a SEA, ammortizzatori sociali, di prestito poi dichiarato illecito dall'UE di lavori a fondo perduto sullo scalo di Fiumicino l'offerta di Air France? Questo Sergio Rizzo non lo dice.

Ma soprattutto non dice che il fallimento dell'offerta di Air France fu dovuto al mancato accordo con i sindacati. Come appunto disse Bonanni:

"The government is delivering us naked to negotiate with Air France to the detriment of the workers, infrastructure, and the general interests of the country"
Ora addossare a Berlusconi le ragioni di una scelta presa in tutta autonomia dai sindacati (che non sono certo berlusconiani) appare quanto mai bizzarro.

Chi critica negli anni scorsi poi tendeva ad affermare con continuità che Air France si sarebbe comprata per pochi soldi quello per cui aveva offerto di più nel 2008. E veniva detto che ciò sarebbe avvenuto allo scadere dei tre anni dal 2008, quando i soci della nuova Alitalia sarebbero stati liberi di vendere. La storia li ha smentiti: finora non è avvenuto. Anzi è successo che in questi ultimi anni il gruppo Air France-KLM ha licenziato dei dipendenti. Fra essi non quelli di Alitalia.

Sergio Rizzo del Corriere della Sera, nella sua tirata antiberlusconiana, arriva fino al punto di scrivere che:

a sentire i giornali parigini, dovremmo perfino ringraziare la compagnia franco-olandese di prendersi questa rogna

Eh già, Air France comprerebbe Alitalia non già per farci degli utili, ma addirittura per spirito caritatevole.

Forse la verità è che Alitalia è in crisi, perché l'Italia e l'Europa sono in crisi. E forse verrà acquistata da uno straniero come vengono acquistate altre aziende italiane in questo periodo.

Lo stato italiano ci ha provato a privatizzarla. Sarebbe stato comunque un bagno di sangue per le finanze pubbliche. Ha scelto i migliori imprenditori che c'erano sulla piazza italiana. Se era meglio darla a una forte azienda straniera del settore, perché il governo Prodi cincischiò nel 2006-2007 con un'asta che conteneva delle condizioni capestro (in sostanza si chiedeva all'acquirente di continuare a gestirla in perdita come aveva fatto sino a quel momento lo stato italiano)? E perché negli anni novanta fu fatta fallire la fusione con KLM?

4 commenti:

PaoloVE ha detto...

Un paio di cosette:

"The terms of the Air France-KLM Group of the March 28 draft agreement were (with a deadline of 31 March 2008):" e "Berlusconi dichiarò poi che il suo futuro governo avrebbe onorato l'accordo con Air France-KLM, qualora fosse stato concluso."

Infatti: http://www.finanzainchiaro.it/le-dodici-dichiarazioni-del-premier-berlusconi-che-hanno-cambiato-la-vicenda-alitalia.html

è anche istruttivo confrontare le date del presunto accordo e quelle delle dichiarazioni.

"E veniva detto che ciò sarebbe avvenuto allo scadere dei tre anni dal 2008, quando i soci della nuova Alitalia sarebbero stati liberi di vendere. La storia li ha smentiti: finora non è avvenuto."

il lock up per alitalia non era di 3 anni, ma è scaduto a metà gennaio. E, guarda un po', sembra che la cessione ad Air France stia avvenendo.

http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/01/12/news/alitalia_scade_il_lock-up-50380896

Quanto al prestito ponte, da quel che ricordo io era una richiesta di SB al governo per permettere di valutare offerte alternative ad AF, non una richiesta di AF, al contrario...

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/03/berlusconi-prodi.shtml?uuid=bd350878-f676-11dc-96ef-00000e25108c&DocRulesView=Libero

PaoloVE ha detto...

...dimenticavo: forse me lo sono sognato io (in compagnia di qualcun altro: http://phastidio.net/2008/03/18/usi-obbedir-negoziando/), ma Air France aveva offerto anche 139 milioni di euro e l'accollo del debito, cosa di cui nelle leggendarie pagine perdute di wikipedia non trovo traccia. Insomma, mi pare che, come spesso ti accade, la tua sia una ricostruzione un tantinello parziale. Ma solo poco poco.

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

"Anzi è successo che in questi ultimi anni il gruppo Air France-KLM ha licenziato dei dipendenti. Fra essi non quelli di Alitalia."

Infatti quelli li sta licenziando Alitalia Cai direttamente:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/15/alitalia-4200-dipendenti-a-casa-e-compagnia-annuncia-altri-mille-esuberi/382561/

...e sono solo gli ultimi.

Ciao

Paolo

Philip Michael Santore ha detto...

Il prestito ponte, come è scritto nel testo, era una richiesta di AF, che fu poi ripetuta al fallire della trattativa da Berlusconi. La ragione era semplice: senza di esso forse un bel giorno gli aerei non sarebbero più decollati, come avvenne a Swissair. La parola "ponte" serviva appunto a indicare che quei soldi sarebbero stati la liquidità necessaria a permettere alla società di operare nelle more della transizione, quale che essa fosse.

"il lock up per alitalia non era di 3 anni, ma è scaduto a metà gennaio. E, guarda un po', sembra che la cessione ad Air France stia avvenendo."

Finora (sono passati otto mesi) non è avvenuta.

"Air France aveva offerto anche 139 milioni di euro e l'accollo del debito, cosa di cui nelle leggendarie pagine perdute di wikipedia non trovo traccia"

C'è scritto: "In March 2008 the Air France-KLM Group offered a share swap of 0.10 euro per share, a total of 138 million euro".

Il piano Air France prevedeva il licenziamento in Italia 7579 dipendenti. L'articolo de Il Fatto Quotidiano che hai linkato dice che la nuova Alitalia nel 2008 ne ha licenziati 4200.

Inoltre il mio riferimento ai licenziamenti in Air France era a quei licenziamenti fatti a partire dal 2010. Il gruppo AF-KLM, benché privato, ha lo stato francese come forte azionista di minoranza. Questo tipo di aziende è gestito in Francia con criteri molto politici. Quello che facevo notare era che il loro management, potendo scegliere fra il licenziare uno in Italia e uno in Francia...

Per una risposta più estesa vedi qui.