venerdì 7 dicembre 2012

Quando la credibilità è tutto

Sostiene Antonio Padellaro nel suo ultimo editoriale che
i Professori ne hanno combinate di cotte e di crude tirando il collo a un’economia già collassata, accanendosi contro i pensionati, tagliando a colpi di accetta la sanità pubblica, creando masse crescenti di disoccupati. Ma è del tutto irresponsabile far cadere di colpo un governo che commissariando l’Italia per conto dell’Europa si è comunque ritagliato una certa credibilità internazionale.
Cioè, per Padellaro abbiamo l'economia al collasso, i pensionati nella miseria, i tagli alla sanità e la disoccupazione di massa. Ma nulla di tutto ciò importa, perché abbiamo una certa credibilità internazionale. Che in realtà, nel linguaggio della sinistra, è da tradurre ci siamo liberati di Berlusconi.

In nome di quello la nostra sinistra sembra oggi disposta a tutto, anche a votare un governo la cui politica sta danneggiando la crescita del nostro PIL, che dovrebbe essere invece la priorità vista l'ultradecennale difficile situazione economica e finanziaria del paese.

Ma cosa ancora dovrebbe accadere per giustificare un, seppur tardivo, ripensamento su questo governo?

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